Se i calcoli PID hanno come risultato un livello di potenza su-
periore all’impostazione del limite di potenza, il livello di
potenza in uscita corrisponderà a quello dell’impostazione del
limite di potenza. Ad esempio, con un’impostazione del limite
di potenza pari al 70%, una potenza in uscita calcolata tramite
PID pari al 50% avrà come risultato un livello di potenza in us-
cita effettivo pari al 50%. Se invece la potenza in uscita calcola-
ta tramite PID è pari al 100%, il livello di potenza sarà del
70%.
La graduazione di potenza stabilisce il valore massimo e
minimo di potenza in uscita. La potenza in uscita viene quindi
graduata in maniera lineare entro l’intervallo. I valori di de-
fault di scala bassa potenza di uscita pari a 0% e scala alta
potenza di uscita pari a 100% disabilitano in effetti la gradu-
azione di potenza.
La graduazione lineare consente al controllore di eseguire
calcoli sull’intero intervallo di potenza (da 0 a 100%) e di rego-
lare tale calcolo all’interno del fondo scala di uscita. Ad esem-
pio, se la scala bassa è impostata sul 15% e la scala alta è im-
postata sull’80%, la potenza in uscita sarà sempre compresa
tra il 15 e l’80%. Se il calcolo PID è il 100%, la potenza in usci-
ta sarà l’80%, il che equivale al risultato che sarebbe stato ot-
tenuto da un limite di potenza pari all’80%. Tuttavia, se il cal-
colo PID per il calore è il 50%, l’uscita sarà il 50% dell’interval-
lo permesso, il che equivale a un’uscita effettiva del 47,5%.
La limitazione e la graduazione della potenza influenzano
l’uscita specificata in ogni momento, compreso il controllo acce-
so-spento, la modalità manuale e l’autoapprendimento.
Il limite di potenza 1, 2 e 3 ([PL`1], [PL`2] e [PL`3]) e
la scala bassa potenza di uscita 1, 2 e 3 ([PSL1], [PSL2] e
[PSL3]) e la scala alta potenza di uscita 1, 2 e 3 ([PSH1],
[PSH2] e [PSH3]) vengono visualizzati nella pagina di configu-
razione. I valori di potenza di riscaldamento e raffreddamento
calcolati tramite PID possono essere visualizzati con i para-
metri di potenza riscaldamento [Po;ht] e di potenza riscalda-
mento [Po;CL] nella pagina funzionamento.
Curva di uscita non-lineare
Una curva di uscita non lineare può migliorare le
prestazioni quando la risposta del dispositivo di uscita non è
lineare. Se la funzione non lineare di uscita è impostata sulla
curva 1 [Cru1] o curva 2 [Cru2], un calcolo PID ha come
risultato un livello di uscita effettivo più basso rispetto a quan-
to richiesto dall’uscita lineare. Le curve in uscita vengono uti-
lizzate nelle applicazioni di estrusione della plastica. La curva
1 è per gli estrusori raffreddati ad aria, mentre la curva 2 è per
gli estrusori raffreddati ad acqua.
Modificare la linearità di ogni uscita con funzione non lin-
eare di uscita 1, 2 o 3 ([nLf1], [nlf2] o [nlf3]) nella pagina
di configurazione.
PID riscaldamento e raffreddamento in-
dipendente
In un’applicazione in cui un’uscita è assegnata al riscalda-
mento e l’altra al raffreddamento, ciascuna avrà un gruppo di
parametri PID duale e bande morte separate. I parametri di
riscaldamento entrano in funzione quando la temperatura di
processo è inferiore al punto preimpostato, mentre i parametri
di raffreddamento entrano in funzione quando la temperatura
di processo è superiore al punto preimpostato.
La regolazione dei parametri PID di riscaldamento e raf-
freddamento fa parte dei parametri di funzionamento.
Base dei tempi variabile
La base dei tempi variabile è il metodo preferito per con-
trollare un carico resistivo, fornendo una base temporale molto
breve per una maggiore durata del riscaldatore. Diversamente
Serie SD Watlow ■ 63 ■ Capitolo 10 Caratteristiche
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